Educazione civica e alla cittadinanza

Il nuovo ambito di insegnamento denominato “Educazione civica e alla cittadinanza” è stato introdotto con la legge nazionale n. 92 del 2019 e perfezionato dalle Linee Guida provinciali dell’agosto 2020. L’ambito “Educazione civica e alla cittadinanza” è caratterizzato da:

  • trasversalità e contitolarità in quanto tutti docenti sono contitolari dell’insegnamento
  • finalità specifica di formare cittadini responsabili e attivi
  • differenziazione dalla vecchia “educazione civica” in quanto, il nuovo ambito si fonda, oltre che sull’apprendimento di conoscenze specifiche, sull’acquisizione di abilità, atteggiamenti e valori e pone l’accento sull’agire in modo responsabile e sulla dimensione meta cognitiva che comprende anche la capacità di valutazione del proprio processo di apprendimento.

Per quanto riguarda la progettazione di percorsi di cittadinanza, la programmazione iniziale specifica di ogni Consiglio di classe parte dal curricolo di istituto e dai nuclei fondanti indicati dalla PAT:

  • costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalita’, solidarieta’
  • autonomia speciale del Trentino e Alto-Adige e relazioni con l’Europa
  • sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio
  • cittadinanza digitale
  • alfabetizzazione finanziaria

Nello svolgimento dei progetti tutti i docenti coinvolti si impegnano a creare occasioni/spazi di esercizio concreto delle competenze di cittadinanza in cui lo studente possa partecipare attivamente alle scelte e senta di poter dare il proprio contributo. Inoltre, attraverso la sperimentazione di nuove metodologie/strumenti di apprendimento (discussione, dibattito, giochi di ruolo e di simulazione, service learning, project based learning, flipped classroom…) e attraverso la collaborazione con enti e associazioni presenti sul territorio si vuole promuovere l’insorgere negli studenti del senso di appartenenza alla comunità scolastica, alla propria comunità, alla comunità nazionale e sovranazionale e un senso di dovere civico verso tali comunità.

Per quanto riguarda la valutazione dei percorsi/attività di cittadinanza, essa è condivisa, coerente con la progettazione e le attività svolte, periodica e finale (I e II quadrimestre). Concorrono alla valutazione diversi elementi:

  • le conoscenze e le abilità descritte nel curricolo di cittadinanza
  • lo sviluppo di atteggiamenti e di valori di cittadinanza (ad esempio il valore/l’importanza del rispetto delle regole per il buon funzionamento di una comunità democratica, il senso di responsabilità …)
  • la dimensione meta cognitiva dello studente che dovrebbe gradualmente essere in grado di valutare il proprio lavoro/processo di apprendimento (anche in itinere) e di trovare risorse e strategie per renderlo più efficace.
  • anche l’apprendimento informale, cioè le esperienze extrascolastiche degli studenti possono contribuire alla valutazione del raggiungimento delle competenze di cittadinanza.

Le valutazioni quadrimestrali sono espresse attraverso un giudizio sintetico collegiale e quella finale concorre all’ammissione alla classe successiva o, per le classi terze della SSPG, all’ammissione all’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo.

Il nostro istituto si propone di realizzare le finalità dell’ECC attraverso una didattica che preveda tematiche, percorsi e metodologie che mettono al centro l’alunno e lo coinvolgano attivamente nella co-costruzione di competenze chiave di cittadinanza in contesti situazionali anche complessi e in continua evoluzione. Ci si propone di puntare su una didattica più laboratoriale che consenta di ricreare una situazione di apprendimento su compiti complessi e reali che richiedono sia conoscenze e abilità specifiche di una o più discipline sia abilità trasversali, entro un contesto operativo perciò più motivante per gli alunni. In questo modo, si facilita l’emergere di attitudini e interessi da parte di ciascuno studente in un’ottica di autoconoscenza. Ciò veicola un’immagine positiva del sé e quindi genera autostima e motivazione ad apprendere. 

Per realizzare le finalità dell’ECC, oltre alla didattica di classe, in questi anni il nostro istituto ha promosso e sta promuovendo interventi educativi e didattici e percorsi/progetti  in collaborazione con enti e istituzioni esterne alla scuola.

Dall’osservazione e analisi dei bisogni e tenuto conto di quanto raccomanda il Consiglio d’Europa in merito alla formazione e lo sviluppo della persona e del cittadino, è emersa la necessità di progettare e attuare per il prossimo triennio interventi didattici ed educativi che abbiano come obiettivo specifico il raggiungimento/rafforzamento soprattutto delle seguenti competenze chiave:

  1. Competenza alfabetica funzionale Indica la capacità di individuare, comprendere, esprimere, creare e interpretare concetti, sentimenti, fatti e opinioni, in forma sia orale sia scritta utilizzando materiali visivi, sonori e digitali e attingendo a varie discipline e contesti. Essa implica l’abilità di comunicare e relazionarsi efficacemente con gli altri in modo adeguato e creativo.
  2. Competenza multilinguistica È la capacità di utilizzare diverse lingue in modo appropriato ed efficace allo scopo di comunicare. La capacità di comunicare comprende le abilità di comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta. Inoltre le competenze linguistiche comprendono una dimensione storica e competenze interculturali.
  3. Competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare Apprendere ad apprendere è fondamentale per adattarci alla dinamicità del nostro tempo in cui è sempre più necessario muoversi in un’ottica di apprendimento permanente. Per questo, obiettivo fondamentale del nostro istituto è quello di formare i ragazzi a saper apprendere in autonomia, anche in contesti extrascolastici. A tal fine, la scuola e la classe diventano si pongono come comunità di apprendimento in cui non si acquisiscono solamente conoscenze fine a se stesse ma, soprattutto, strategie e strumenti metodologici. Imparare a imparare significa perseverare nell’apprendimento e saperlo organizzare anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni. Insegnare ai ragazzi a utilizzare forme di pensiero meno convenzionale che presuppongono la curiosità e il desiderio permanente di migliorarsi, lo sviluppo dell’adattabilità e la promozione dell’acquisizione di capacità basilari implica che la tradizionale lezione frontale sia affiancata da metodologie didattiche più interattive ed esperienziali. L’insegnante non deve fornire soluzioni, ma deve guidare l’alunno nel trovare la chiave di lettura adatta per ciascuna situazione. Il compito della scuola è quindi quello di organizzare spazi di apprendimento che siano laboratori di idee e di confronto, anche con l’ausilio delle nuove tecnologie.
  4. Competenza in materia di cittadinanza La competenza in materia di cittadinanza si riferisce alla capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture e dei concetti sociali, economici, giuridici e politici oltre che dell’evoluzione a livello globale. È indispensabile la capacità di impegnarsi efficacemente con gli altri per conseguire un interesse comune o pubblico, come lo sviluppo sostenibile della società. Ciò presuppone la capacità di pensiero critico e abilità di risoluzione dei problemi, nonché la capacità di sviluppare argomenti e di partecipare in modo costruttivo alle attività della comunità, oltre che al processo decisionale. Per essere cittadini attivi è necessaria, inoltre, la capacità di accedere ai mezzi di comunicazione sia tradizionali sia nuovi, di interpretarli criticamente e di interagire con questi. Il rispetto dei diritti umani, delle diversità sociali e culturali, della parità di genere, e l’assunzione di atteggiamenti improntati ad uno stile di vita sostenibile, all’equità e alla giustizia e alla promozione della pace sono altri presupposti imprescindibili per formare cittadini attivi e responsabili.
  5. Spirito di iniziativa e imprenditorialitàLa competenza imprenditoriale si riferisce alla capacità di agire anche in maniera autonoma sulla base di idee e opportunità e di trasformarle in valori per gli altri. Si fonda sulla creatività, sul pensiero critico e sulla risoluzione di problemi, sull’iniziativa e sulla perseveranza, nonché sulla capacità di lavorare in modalità collaborativa al fine di programmare e gestire progetti che hanno un valore culturale, sociale o finanziario.

Tratto dal Piano Triennale d’Istituto 2023/26