I bambini di classe seconda hanno raccolto le patate nell’orto della scuola che avevano seminato a metà maggio.
Patate di qualità rossa e gialla, grandi, medie e piccole che come per magia, muovendo la terra con la zappa, spuntavano come fiori al contatto con l’acqua. Le patate pulite sono state messe all’aria aperta ad asciugare, poi sono state cucinate a scuola e trasformate in gustose patatine fritte da mangiare insieme.
Sicuramente esperienza unica, concreta, pratica legata al territorio e che fornisce un sapore ed un gusto diverso e speciale alle esperienze scolastiche.
Sono stati poi raccolti i fagioli e le carote seminati a maggio dai ragazzi di classe quinta che ora sono alle medie. Le carote sono state pesate con una bilancia a lancetta “vintage” (come il maestro) per riflettere maggiormente nella lettura del peso rilevato, poi sono state divise equamente in otto parti e messe nei sacchetti.
I fagioli sono stati sgranati tutti insieme, ridendo, scherzando e rimanendo affascinati da come un lavoro manuale possa anche divertire e rilassare. Anche i fagioli sono stati divisi e insacchettati in otto parti uguali e verranno consegnati, con le carote, agli ex alunni, in modo da poter essere consumati assieme alle loro famiglie.
Connubio fra didattica in aula, nel pesare concretamente gli ortaggi, e didattica all’aperto, assaporando il profumo delle piante appena raccolte e toccando la umida terra che ha dato loro vita e nutrimento… La didattica in aula (aritmetica, operare concretamente con misure di peso…) con legami solidi con la realtà: “Realscuola” come mi piace definirla.
m.Loris
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