SETTIMANA LINGUISTICA

2C SSPG

“Come tradizione della nostra scuola le classi seconde medie hanno partecipato alla settimana linguistica in Austria. Siamo partiti il 9 settembre e siamo rientrati il 14.
Il secondo giorno era una giornata nuvolosa e nel pomeriggio tutti insieme ci siamo recati al Drachenpark per divertirci sugli slittini d’estate, cioè dei “vagoncini” su rotaie con i quali si risaliva la montagna e poi si riscendeva in velocità. La salita è stata tranquilla. La discesa: che paura!
Mi hanno spaventato soprattutto le curve a spirale e quando la mia “compagna di avventura” guidava veloce. Per fortuna davanti a noi c’era un compagno che andava a rilento e questo faceva rallentare anche noi. Non penso proprio che riproverò l’esperienza soprattutto con persone spericolate. Ma chissà nessuno sa cosa mi riserverà il futuro! Il giorno successivo tutti insieme abbiamo visitato “Haus der Natur” il museo scientifico di Salisburgo. C’erano tantissime cose interessanti, ma quello che mi è piaciuto di più è stato il piano dedicato al ciclo dell’acqua e alla dimostrazione di una possibile piena di un fiume. Questo argomento mi entusiasma molto perché mi piace osservare la forza della natura e metterla in confronto con quella dell’uomo. Giovedì sera, dopo cena, l’attività serale era il casinò. Ognuno di noi aveva un sacchetto di gemme (nella vita reale soldi) e bisognava guadagnarne il più possibile utilizzando vari giochi (nel nostro caso dadi, Uno, forza quattro…). Dopo aver guadagnato un po’ si poteva andare a comprare “al bar” caramelle, cioccolato, succo di frutta, patatine e acqua, pagando con le gemme guadagnate. Se si perdeva, non si poteva acquistare nulla.
La sera in camera ho riflettuto: penso che il casinò sia come il gioco d’azzardo e quindi è rischioso giocarci soprattutto se si perde. L’ultimo giorno di permanenza noi ragazzi abbiamo mostrato alle insegnanti accompagnatrici uno spettacolo (Biancaneve e i sette nani in tedesco). All’inizio e alla fine c’erano le “pubblicità” presentate dai compagni che non avevano partecipato al teatro.
A fine spettacolo sono stati assegnati i diplomi alle professoresse accompagnatrici e a noi ragazzi. Gli istruttori hanno anche consegnato dei premi ai gruppi che avevano ottenuto il miglior punteggio nelle attività serali. Con i miei gruppi ne ho vinti due! Quel giorno, come attività serale, era stata organizzata la discoteca! Durante la discoteca ho pensato a quanto sia stupendo avere degli amici con cui condividere questa esperienza. Infine l’ultimo giorno siamo partiti per Innsbruck (città sopra il fiume Inn). Lì si trova lo zoo alpino (da raggiungere in cremagliera). Con alcune compagne ho potuto osservare linci, camosci, un’aquila, picchi, gipeti, lepri, volpi, lupi e addirittura alci e bisonti. Dopo aver visto tutti questi animali ci siamo ritrovati con gli altri compagni per pranzo. Io però non avevo avuto tempo per vedere gli orsi! Allora l’ho detto ad un istruttore, e mentre molti ragazzi si sono fermati al negozio dello zoo, l’istruttore ha accompagnato me e una professoressa a vedere l’orso! Penso che mi ricorderò per sempre questo episodio perché non capita spesso di avere una “guida personale” e di avvicinarmi così tanto ad un orso!
L’Austria sarà sempre nel mio cuore perché ci sono tantissime cose stupende: prati verdi, caprioli nei prati, montagne, divertimento e buon cibo! Oh cara Austria non vedo l’ora di tornare da te!”
Anita Giovannini

“In Austria sono successe tante cose e ci siamo divertiti un sacco io e tutti i miei amici.
Generalmente la mattina partecipavamo alle lezioni in tedesco. Ogni lezione durava circa 1 ora e erano molto diverse: dalla lezione classica al teatro. Insomma, anche se ogni tanto ci si annoiava poi c’era un momento di divertimento.
Eravamo divisi in 4 gruppi che erano gestiti dagli educatori tedeschi e ognuno ci spiegava più o meno gli stessi argomenti degli altri come in una vera e propria scuola.
Le lezioni mi hanno aiutato a migliorare una lingua che sembra difficile, ma in realtà tutt’altro e forse, grazie a quest’esperienza, ho imparato ad amare il tedesco.
Tutte le sere io e i miei amici, in stanza, giocavamo ad “Abdul” che era un gioco inventato da noi. Al buio si lanciavano le ciabatte contro tutti e chi guadagnava più punti era il campione assoluto. Il gioco durava 5-6 giorni e ogni giorno si disputavano 3 round da 2-3 minuti.
Durante la prima partita mi è arrivata una ciabattata sul braccio, avevo un dolore fortissimo, ma dopo 5 minuti mi era già passato. Durante la seconda non è successo niente, ma la terza sera a due miei amici sono arrivate due ciabattate sul naso!! Il vincitore è stato…(rullo di tamburi)…nessuno! (Non sappiamo chi ha vinto). Questo gioco insegna che con la fantasia si possono creare tanti divertimenti.
Quando siamo andati a Salisburgo (andateci, ve lo consiglio, ma non nei periodi troppo turistici), siamo stati al museo delle scienze naturali e al negozio souvenir dove ho acquistato uno squalo blu a 22,90€!
Perché uno squalo blu? Non lo so, ne volevo uno.
Non stava nello zaino, perciò l’ho portato sotto il braccio, in stile baguette, per tutta Salisburgo.
Arrivati sulla strada della casa natale di Mozart già nel primo negozio ho perso subito lo squalo.
Dopo alcuni negozi mi sono accorto che non ce l’avevo più. Sono andato nel panico (il mio orologio segnava che il mio cuore batteva troppo veloce) e ho provato a cercarlo dappertutto, ho provato a chiedere a tutti, ma non sono riuscito a trovarlo. Voleva dire che l’avevo perso.
Tristissimo, ho perso tutte le speranze e ho alzato bandiera bianca.
Questo episodio mi ha fatto riflettere che spesso le cose inutili, che però ci piacciono molto, sono quelle che perdiamo di più e inoltre che gli squali portano sfortuna!
A parte l’ultimo episodio, è stata una settimana bellissima, ci vorrei tornare, ho già chiesto ai miei genitori se possiamo andarci assieme perché non vedo l’ora di condividere con loro questa esperienza indimenticabile.”
Samuele Vecchierelli

“Quest’anno abbiamo iniziato la scuola con la settimana linguistica in Austria e i momenti più divertenti, per me, sono state le attività serali, soprattutto la serata della caccia al tesoro in tedesco.
Dovevamo dividerci in gruppi da 5, io mi sono messa con le mie due migliori amiche e altre due ragazze con cui condividevo la stanza.
Inizialmente era molto facile, finché non si dovevano completare gli obblighi. I 3 più difficili, a parer mio, sono stati: lo scioglilingua in tedesco, che in verità trovandomi in un gruppo di secchione non abbiamo impiegato molto a memorizzarlo; la lettera d’amore, che consisteva nello scrivere una lettera d’amore in tedesco, ed io e il mio gruppo l’abbiamo scritta a Samira, (animatrice), infine la sfilata in pigiama. Questa attività per me ed il mio gruppo è stata la più difficile visto che non avevamo capito dove e come farla.
Inizialmente abbiamo sfilato vestite così come eravamo, poi lo abbiamo fatto in camera con il pigiama, ma anche così non andava bene. Avremmo sfilato 6/7 volte finché un altro gruppo non ci ha spiegato che dovevamo farlo nella sala da pranzo (dove era stata allestita la caccia al tesoro) davanti a tutti.
In ogni caso tutte queste sfilate sono state divertenti!
Credo che lo scopo del gioco fosse farci lavorare in squadra, anche se alcuni gruppi hanno collaborato poco.
Un’altra serata bellissima è stata quella del casinò.
Dovevamo vestirci eleganti e indovinate chi era l’unica (o quasi) che non aveva vestiti eleganti? Proprio io. Mi sono messa una maglietta di Harry Potter e un paio di jeans che non so neanch’io come sia finito in valigia.
A inizio serata ci hanno dato un sacchetto con dentro una decina di pietre di plastica che rappresentavano il nostro denaro da puntare per ogni gioco.
Io ho provato solo 4 giochi: i dadi (in cui ho perso), Uno (ho perso ancora), la Roulette (ho perso per la 3º volta) e alla fine il gioco della dama, che aveva come finalità il trovare la dama sotto le 3 carte predisposte da un’animatrice. Ho trascorso tutta la serata lì a cercare la dama e a dirla tutta ho scoperto di essere molto brava.
Alla fine della serata era stato allestito un bar in cui si poteva comprare, utilizzando le pietre vinte, patatine, caramelle e altre cose golose. Io ho comprato solo un bicchiere di patatine e le pietre che mi erano avanzate le ho date ad un mio amico.
La serata è finita così, ma anche le altre sere ci siamo divertiti con altre attività.
La settimana linguistica con la scuola secondo me è un’esperienza fantastica, essa può lasciare i ricordi più felici dei propri anni alla scuola media e sono sicura che per me sarà così. “

Adele Giovannini